IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

domenica 16 ottobre 2011

La protesta globale degli Indignati


Manifestazioni in tutto il mondo contro la crisi finanziaria

Le immagini di Roma devastata hanno già fatto il giro del mondo: tutti i maggiori quotidiani on line hanno pubblicato gli scatti del centro storico della Capitale messo a ferro e fuoco. Ma ieri è stato il giorno degli Indignati di tutto il mondo, che sono scesi in piazza in tante grandi città per protestare contro la crisi globale e le misure di austerità dei governi. I primi a manifestare sono stati filippini, giapponesi e australiani, con cortei pacifici che hanno avuto come obiettivo simbolico le sedi delle banche centrali dei rispettivi paesi.

In Europa, al di là del caso di Roma, la protesta è stata pacifica, tranne ad Atene, la capitale europea in cui negli ultimi mesi le ribellioni, ormai all’ordine del giorno, hanno fatto registrare gli scontri più gravi. A Londra protagonista della giornata degli Indignati è stato Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, cha tenuto un discorso contro lo strapotere delle banche. In Spagna, il paese da cui il movimento ha preso il nome, i manifestanti hanno perfino chiesto ed ottenuto l’appoggio del principe Felipe.

Il sostegno delle istituzioni è arrivato anche a New York, dove il presidente Obama ha dato il suo appoggio al movimento che da giorni marcia su Wall Street: secondo alcuni, trattasi di una buona strategia in vista delle prossime elezioni presidenziali, volta a dipingere l’avversario repubblicano come un capitalista organico al mondo della finanza.

Autore Gagliardi Claudia

Fonte: www.universy.it

Commento di Oliviero Mannucci: A Roma sono successe cose micidiali a causa degli infiltrati. Ma chi sono questi infiltrati? Perchè non vengono tutti arrestati e identificati? Comunque cari politici e banchieri, la grande manifestazione mondiale che c'è stata è un messaggio preciso, il 99% della gente ne ha le palle piene dei vostri intrallazzi, se non comincerete a rigare dritto ed essere più attenti alle esigenze di tutti, la base dei violenti potrebbe allargarsi, perchè anche voi a vostro modo siete violenti quando prendete certe decisioni che tagliano i servizi essenziali ai cittadini che pagano le tasse. Se la violenze è sbagliata, è sbagliata sempre, non solo quando fa comodo a voi. Ricordatevi dei più deboli!

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