IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

giovedì 4 ottobre 2012

Spese dei cittadini tracciabili, mentre i politici prendono soldi senza controllo

Francesco Barbato, onorevole dell’Idv, ad Affaritaliani.it: "Serve un controllo dei rimborsi agli onorevoli"

Giovedì, 4 ottobre 2012 - 16:34:00
Di Tommaso Cinquemani

Barbato Idv

"Gli italiani spendono 158.000 euro l'ora per mantenere la Camera, 50.000 per il Senato. E le spese dei gruppi parlamentari continuano a non essere rendicontate". Francesco Barbato, onorevole dell'Idv in prima linea nella lotta contro gli sprechi della casta, con una intervista ad Affaritaliani.it denuncia il bluff dei partiti: "Hanno detto che ci sarà una società esterna che controllerà le spese dei gruppi, ma questo richiede un iter lungo e per adesso non c'è alcuna verifica". Poi denuncia la completa opacità dei rimborsi: "Non ci sono controlli, gli onorevoli possono chiedere i rimborsi per un'uscita con l'amante o per l'acquisto di orecchini per la escort di turno". Oltre il danno la beffa, perché a differenza del Lazio "la Guardia di Finanza non può entrare a Montecitorio e non può acquisire gli incartamenti".


La Camera ha approvato il Bilancio per il 2012. Voi dell'Idv, insieme ai Radicali, siete stati gli unici a votare contro, perché?
"Perché non c'è alcuna inversione di tendenza, nessun taglio, nessuna eliminazione immediata di privilegi e sprechi. Ma soprattutto perché il bilancio non è per nulla trasparente".

Quanto ci costa il Parlamento?
"La Camera dei deputati viaggia a 158.000euro l'ora. Il Senato a 50.000euro. La Corte Costituzionale ci costa 63 milioni di euro l'anno, 7.000euro l'ora".

Spulciando la normativa sul finanziamento ci sono voci come "Rimborso delle spese per l'esercizio del mandato", circa 4mila euro, un contributo per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori. Senza contare l'indennità parlamentare (circa 5mila euro) e la Diaria (3.500 euro) per il soggiorno a Roma. Un equo compenso?
"Sono troppi soldi. E per questo sono stato l'unico ad aver votato contro la modifica della disciplina del finanziamento pubblico ai gruppi parlamentari. L'unica risposta seria che la politica può dare ai cittadini all'indomani della vicenda di Batman-Fiorito è chiudere il rubinetto del finanziamento pubblico".

La Camera ha annunciato una riduzione dei costi, non è così?
"No, non è vero. Nel 2008 la Camera esponeva in bilancio la somma di 33milioni e 900mila euro per il finanziamento dei gruppi parlamentari. Dopo l'approvazione del bilancio della Camera e della nuova disciplina, i gruppi parlamentari incassano 35milioni e 450mila euro".

Un milione e mezzo in più insomma.
"Esatto. Quelle che dicono sono bugie. Ma non solo, le spese dei gruppi continuano a non essere rendicontate. Hanno detto che ci sarà una società esterna che 'timbrerà' le spese dei gruppi, ma per adesso non c'è alcun controllo, non devono dare conto a nessuno delle loro spese. E per di più non c'è nulla on line, non c'è trasparenza".

Mi faccia capire meglio, i finanziamenti che la Camera dà ai gruppi parlamentari non devono essere rendicontati? Non ci devono essere fatture e scontrini?
"Nel modo più assoluto, è questa la cosa grave".

Quindi non c'è alcun controllo su come gli onorevoli spendono i soldi?
"Se sono spese nobili si tratta dell'arrotondamento della 'paghetta' dei capigruppo, degli uffici di presidenza o di pagamenti di fatture di ristoranti e alberghi. Altrimenti possono essere spese come quelle di Fiorito che spende 29 mila euro per fare delle vacanze in Sardegna. Questo perché non c'è alcuna rendicontazione o pubblicazione on line".

Quindi se un onorevole fa una cena con delle persone poi può chiedere il rimborso al suo gruppo?
"Sì, sono dei fondi a loro disposizione. Ma il deputato può anche uscire con l'amante o comprare degli orecchini per la escort di turno, è illegale, ma nessuno può controllare".

Però con la riforma che è stata appena approvata i bilanci dei gruppi dovranno essere certificati.
"Verranno certificati da una società esterna forse nella prossima legislatura. Ma l'iter è ancora lungo e nell'immediato non si danno risposte credibili".

Insomma, lei ci sta dicendo che oltre alle Regioni ci sono tante magagne anche in parlamento?
"Sì, ma mentre la Guardia di Finanza può entrare in Regione o in Comune per sequestrare le carte e arrestare chi ha infranto la legge, in Parlamento questo non è possibile. La polizia non può entrare a Montecitorio e non può acquisire gli incartamenti".

L'Idv pubblica le sue spese on line?
"Certo, noi abbiamo tutto on line, siamo trasparenti. Ma c'è di più".

Dica.
"Io ho votato anche contro il Rendiconto del Bilancio dello Stato 2011. C'è un insostenibile costo dei palazzi pubblici. Partendo dal più alto, il Quirinale, dove è inconcepibile e intollerabile che costi agli italiani ogni anno 235 milioni di euro contro i 20 che i tedeschi spendono per mantenere la loro Presidenza della Repubblica, che ha analoghe funzioni e compiti".

Come se ne esce?
 "Fini e Casini hanno lanciato una Lista Civica Nazionale e questo mi fa solo indignare. Perché questa gente sta da 30 anni in Parlamento e sono loro i veri responsabili di una spesa pubblica allegra e di un debito pubblico infinito. Sono loro che vogliono fregare ancora gli italiani con un po' di maquillage. Credo che l'unica cosa sia mandarli a casa tutti: Fini, Casini, e Rutelli in primis".

Fonte:  http://affaritaliani.libero.it

 
 

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