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martedì 18 dicembre 2012

SCANDALO SANITA' AL PIRELLONE, MAZZETTE IN CAMBIO DI CONVENZIONI

Di Sara Rotondi

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Dopo l'inchiesta che vede coinvolti 40 consiglieri Pdl-Lega indagati per peculato alla Regione Lombardia un nuovo scandalo scuote ora il mondo della sanità. Sotto chiave il direttore generale Sanità lombarda Carlo Lucchina indagato, insieme ad altri, nell'indagine sulle convenzioni concesse dalla Regione ad alcune cliniche private. Nel mirino anche Antonio Tomassini (Pdl), presidente della Commissione Sanità del Senato. Le fiamme gialle hanno perquisito l'abitazione di Lucchina e gli uffici della Regione Lombardia e i reati ipotizzati sono concussione e corruzione. Al setaccio anche le sedi di alcune cliniche convenzionate in provincia di Varese: secondo i pm, avrebbero versato tangenti per al fine di ottenere convenzioni con la Regione Lombardia per l'attività sanitaria.

Le indagini hanno preso il via dal fallimento del gruppo dei fratelli Polita, imprenditori varesini della sanità. Il pm Agostino Abate (titolare dell'inchiesta che ha portato ai provvedimenti di martedì) già si occupava dell'indagine sul fallimento di alcune società dei Polita, in particolare della vicenda dell'acquisto della clinica privata «La Quiete». L'ultima società dei Polita dichiarata fallita è l'Ansafin, proprietaria di un albergo costruito prima dei mondiali di ciclismo, di un capannone industriale a Induno Olona e degli immobili dove si trova la clinica privata «La Quiete». Secondo la Finanza, i provvedimenti emessi dalla Procura di Varese sono indirizzati «a consulenti e persone di fiducia di riferimento di politici che intermediavano tra le cliniche private di Varese e Provincia e gli enti locali, amministratori di fatto delle cliniche interessate e i vertici della sanità lombarda».carlo,
L'inchiesta scaturisce, da indagini già in corso per i reati di bancarotta fraudolenta continuata, falso, truffa ai danni dello Stato, che vedono protagonisti diverse aziende operanti nel campo della sanità, alberghiero ed immobiliare che portato avanti operazioni societarie e finanziarie concatenate per sottrarsi ai debiti nei confronti di terzi. Ma ora emergono altri elementi relativi a «gravi fatti di corruzione e concussione connessi alla concessione di convenzioni ed autorizzazioni».
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Fonte:  http://it.ibtimes.com

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