IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

domenica 31 marzo 2013

Tutto come prima. Anzi peggio



Tutto come prima. Chi ha vinto le elezioni si chiama Mario Draghi e la sua vittoria gli permetterà di gestire il Paese per altri 6 mesi con il pilota automatico permettamente operativo. Il pilota automatico di cui parlava Draghi non è altro che l'insieme delle norme previste dai trattati (Fiscal Compact) recentemente approvati e ratificati dal nostro Parlamento, che di fatto rendono operativo il rigore di bilancio in maniera permanente. Napolitano oggi lo ha chiarito senza troppi giri di parole, Mario Monti -ha detto Re Giorgio- è ancora in carica, e visto che c'è il semestre bianco lo sarà per altri mesi. Quanto basta per tenere i conti in ordine, per andare in Europa e rassicurare Berlino e tenere l'Italia sotto la scure della BCE. Meglio di così per banche e padroni non poteva andare: tenere in piedi un governo tecnico, che non può essere sfiduciato in quanto decaduto, ma che lavora per l'ordinaria amministrazione oliando il funzionamento del Fiscal Compact.
Così mentre Monti continuerà con la sua azione, i partiti in parlamento inizieranno una campagna elettorale che durerà a lungo promettendo paradisi artificiali al popolo del Gabibbo senza muovere un dito rispetto ai nodi di fondo. Per certi aspetti Napolitano ha fatto sue le proposte di Grillo dei giorni scorsi, "un parlamento può continuare ad operare senza un nuovo Governo" aveva detto il comico genovese, omettendo però che con questa proposta il vecchio Monti dimissionario resterà in carica fino a che non verrà votata la fiducia ad un nuovo Governo. Per tirare avanti in questa stuazione Napolitano nominerà due gruppi ristretti per continuare a lavorare per trovare un programma comune per fare le "riforme". Per quanti mesi ancora durerà tutto questo non è dato sapere, dato che dopo la fine del mandato di Giorgio Napolitano occorrerà eleggere un nuovo Presidente della Repubblica, che poi eventualmente scioglierà le camere e fisserà la data delle elezioni, che forse si terranno ad Ottobre. Intanto Bersani resta in silenzio e Renzi scalpita, Monti approva ed il Pdl esprime fiducia al Presidente. Nessuna forza politica parlamentare ad ora, ha fatto una proposta sensata sulla crisi e contro i trattati internazionali che ci hanno messo al collo il cappio dell'austerity. Il M5S grida all'inciucio, ma ad ora sta facendo la figura di dhi diceva di cambiare tutto ed alla fine è stato il miglior strumento per non cambiare niente.

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