IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

venerdì 20 settembre 2013

Fa fuori lo Stato dal suo negozio, basta a politica di ladri e criminali

Un negoziante di Cosenza ha tolto il registratore di cassa, protesta contro la classe politica che non fa niente per agevolare i cittadini in un periodo di crisi nerissima

Fa fuori lo Stato dal suo negozio, basta a politica di ladri e criminali

 Roberto Corsi ha tolto il registratore di cassa dal suo negozio in provincia di Cosenza, precisamente a Montalgo Uffugo, per protesta contro lo Stato. Ha dichiarato che non batterà più nessuno scontrino fiscale e che i soldi delle ricevute trattenuti dallo Stato verranno ridati ai clienti sotto forma di sconti, lanciando la sua protesta sul popolare social network di Facebook con tanto di appello e foto. L'uomo ha deciso di denunciare una situazione ormai insostenibile per tantissimi italiani, le difficoltà economiche, la pressione fiscale, l’impossibilità di arrivare a fine mese, di pagare le bollette e di vivere dignitosamente nonostante i tanti sacrifici. Da qui il gesto eclatante di "allontanare" lo Stato dal suo negozio, con questa singolare ma sicuramente fortissima protesta, con la quale sta sensibilizzando tutto il popolo di Facebook che lo incoraggia e gli fa i complimenti per il coraggio, tanti gli attestati di stima.

Questo il suo chiaro messaggio alle autorità, contro un sistema opprimente che non aiuta i cittadini:

“Non ho più nessuna intenzione di pagare le tasse a questo Stato in mano a politici ladri e criminali. Da oggi chi entrerà nel mio negozio avrà lo sconto del 21%. Quel 21% che lo Stato abusivamente mi chiede. Sono stanco di essere vessato e ricattato da persone che dovrebbero tutelarci e che non lo fanno. Sono stanco di non sapere per che cosa e per chi ho pagato le mie tasse in tutti gli anni della mia attività. Voglio che lo Stato mi dica come ha speso finora i miei soldi. Sono stanco di Equitalia e di tutte le vergognose leggi fiscali, che sono dei veri crimini verso il popolo sovrano. Sono stanco di questo Stato che elargisce stipendi e pensioni d’oro a gente che non ha mai lavorato, e che sono il frutto di leggi scritte e approvate da politici sicari al servizio dei poteri forti e criminali. Io devo, in primo luogo, proteggere, e dar da mangiare, ai miei figli e alla mia famiglia. Non posso difendere il mio popolo, ma ho il dovere di difendere la mia famiglia, ho messo fuori il registratore di cassa, così facendo ho tolto i delinquenti dalla mia attività. Non mi fermerò: mentre la nave Italia viene messa con la barra dritta dalla ciurma dei governanti, io ho i figli in acqua, e nessuno mi butta un salvagente, nessuno mi butta una scaletta di salvataggio, difenderò fino alla morte i miei figli. Non pago piu nessuna tassa. Ripeto, non posso salvare un popolo, ma ho il dovere di salvare e difendere i miei figli”.

Fonte

Commento di Oliviero Mannucci: Sacrosante parole!

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.